Forse è la parola più abusata di questi tempi, eppure, da due mesi a questa parte, è stato fondamentale rivedere i piani, le abitudini e, con coraggio, apportare dei cambiamenti.
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Non siamo solo dei brand
Ti racconto una bella storia: sono andata a una mostra segreta
Concedetemi un OT.
C’è una bambina che vive in un paese lontano, un paese dove non c’è pace da tempo. Questa bambina ha 11 anni, si chiama Maria Barghouty e vive in Siria. I suoi disegni, al contrario di lei, hanno viaggiato tanto, grazie a un amico di famiglia, e il suo talento è arrivato fin sulle rive del lago d’Orta, a Omegna, dal Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), che l’hanno subito adottata e ora vogliono farla venire qui in Italia.
Come NON andare al Festival del Fundraising!
Il Festival del Fundraising è alle porte, è quasi l’ora di tuffarsi in mezzo a sessioni, saluti, abbracci, risate, feste, pranzi, cene, networking, aperitivi, collane di fiori hawaiani, prato, sole, sale…
Aspetta un secondo, ti voglio fare una domanda: perché vai al Festival?
Il GRAZIE in corsia
Chiedo scusa in anticipo per il post a carattere personale, ma quando si ha il pallino per il fundraising, è impossibile girare e non notare certi dettagli interessanti. Continua a leggere
Alla ricerca di volontari!
Settembre è iniziato e, sull’onda dei buoni propositi (se vuoi leggere i miei li trovi qui) le organizzazioni iniziano a cercare volontari, per le attività ordinarie, ma anche per quelle straordinarie! Continua a leggere
Festival 2017: un resoconto
“Il mio successo è questo, poter costruire una relazione con le persone che ci sostengono”. Elena Quagliardi.
Il mio festival quest’anno è iniziato giovedì mattina, durante la sessione congiunta Antoniano – Lega del filo d’oro – Messaggero di S. Antonio.
E’ iniziata quando ho finalmente sentito qualcosa nella pancia.
Io ci sarò, con tutto il mio entusiasmo…
…un’altra storia da vivere c’è, ora! Cantava così qualche anno fa Piero Pelù e voglio fare mia questa frase pensando al prossimo Festival del Fundraising.
Nè santi, nè maghi. Solo fundraiser.
Sempre di più mi capita di trovare gente che si pietrifica quando dico che lavoro faccio. Di fronte alla parola “fundraising” capita a volte che le persone annuiscano con sorrisi di circostanza, altre volte, i più coraggiosi, sfoderano la fatidica domanda: “Sarebbe?”.
Poi quando gli spieghi per bene cosa fai passano alla commiserazione e iniziano a vederti o come un santo che ha deciso di dedicare la sua vita agli altri, o come un mago che da un cappello a cilindro tira fuori i soldi al posto dei conigli.
Scendi in piazza
Ebbene, anche questa volta si parte da un film e in questo caso ho scelto un fotogramma di Les Misérables, il musical.
Proprio in questa scena, di piazza, il popolo insorgeva. Siamo nella Rivoluzione Francese e questa scena di movimentazione di massa era accompagnata dalla canzone che recitava
“Do you hear the people sing?”
Ma che cosa c’entra tutto questo con il Fundraising?
Parto da un film dove avviene una movimentazione di piazza per portarvi su un’altra piazza, quella virtuale dove oggi va di moda esporsi.
Ma bisogna sapere come esporsi e soprattutto quali obiettivi vogliamo raggiungere esponendoci.